Indice dei contenuti
- 1 Un prestito finalizzato
- 2 Un prestito personale
- 3 Il prestito ipotecario
- 4 La proprietà del bene immobile
- 5 Chi può richiederlo
- 6 L'importo della rata
- 7 Gli interessi
- 8 I documenti necessari al momento della richiesta
- 9 Prestito vitalizio ipotecario
Chi possiede un bene immobile e ha bisogno di un prestito può prendere in considerazione il prestito ipotecario. Si tratta di un prestito che implica l’iscrizione di un’ipoteca su un bene di valore fino a tutta la durata del prestito stesso. Una volta che le tutte le rate sono saldate, il prestito si considera estinto e l’ipoteca viene cancellata. Vedremo in questa pagina quali sono le tipologie dei prestiti con ipoteca, a chi rivolgersi e come fare per scegliere la soluzione migliore.
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Un prestito finalizzato
Il prestito ipotecario fa parte delle tipologie di prestito personale. I prestiti, infatti, si dividono in due grandi categorie:
- il prestito personale e
- il prestito finalizzato.
I prestiti personali, rispetto a quelli personali, sono pensati per l’acquisto di un bene determinato (un’automobile, una casa, un telefonino, un elettrodomestico, etc.). La varietà di articoli che possono essere acquistati a rate è pressoché infinita. Ormai molte aziende, per venire incontro alle esigenze di tutte le categorie di acquirenti, offrono svariate possibilità di pagamenti. Si possono richiedere prestiti finalizzati non solo per l’acquisto di beni immobili, ma anche per il pagamento di corsi, per viaggi, per la nascita di un figlio, etc.
Un prestito personale
Un prestito con ipoteca su un bene di valore rientra nella categoria dei prestiti personali. Il prestito personale, a differenza di quello finalizzato, si caratterizza per il fatto che, non deve esserne specificato il motivo della richiesta. Quindi si tratta di un prestito che lascia piena libertà al richiedente, perché lo si può utilizzare come meglio si crede senza darne spiegazioni all’istituto di credito a cui ci rivolgiamo.
Il prestito ipotecario
Vi sono diverse soluzioni di prestiti ipotecari. Ciononostante tutti sono accomunati da due aspetti: la richiesta di denaro e la presenza di un bene di proprietà da parte del richiedente. Questo bene dovrà fungere da garanzia alla restituzione del prestito, e su questo bene verrà iscritta un’ipoteca. Di che tipo di bene si parla? In realtà non deve trattarsi necessariamente di un bene immobile, anche se il più delle volte si tratta proprio di un bene che rientra in questo tipo di categoria. Quando si pensa a un’ipoteca non a caso la prima cosa che viene in mente è la casa di dove si vive. In realtà l’ipoteca si può iscrivere su qualsiasi tipo di bene, sia mobile che immobile.
La prerogativa principale è però questa: il bene in questione deve avere un suo specifico valore economico. Quindi è impossibile per la banca accordare un prestito che superi il valore del bene che si sta ipotecando.
La proprietà del bene immobile
A chi deve essere intesto il bene che viene ipotecato? Parliamo qui, per comodità di bene immobile visto che è la condizione più diffusa. Il bene deve essere necessariamente intestato al richiedente del prestito ipotecario. E’ tuttavia possibile che il prestito venga accordato anche in presenza di un altro o di altri proprietari che detengono quote dell’immobile o del bene. In questo caso, però, si rende necessaria la loro autorizzazione all’iscrizione dell’ipoteca.
Chi può richiederlo
Un prestito con ipoteca è rivolto, ovviamente, a chi possiede una parte o la totalità di un bene di un determinato valore. Nello specifico, la strada del prestito ipotecario sembra risultare particolarmente adatta a chi ha bisogno di liquidità, ma allo stesso tempo è sprovvisto delle garanzie reddituali, ovvero di busta paga, di Modello Unico o di cedolino della pensione. Anche senza un reddito mensile, un garante o una polizza assicurativa, sarà possibile accedere a questo tipo di prestito ricorrendo all’iscrizione dell’ipoteca.
Questa soluzione rappresenta per la banca una garanzia sufficiente, poiché qualora il richiedente non riuscisse a rispettare il pagamento delle rate del prestito, la banca diverrebbe automaticamente unica proprietaria del bene.
L’importo della rata
L’importo di un prestito con ipoteca su un bene, a differenza di altri tipologie di prestiti, può essere anche molto elevato. La condizione fondamentale è che il bene abbia un valore e questo valore deve essere stabilito da una perizia. Di conseguenza, la durata del finanziamento risulta più lunga rispetto ai prestiti senza ipoteca. Per questi ultimi, infatti, la rateizzazione dura al massimo 10 anni. Il prestito ipotecario ha una durata variabile. Questa viene determinata dal valore del bene ipotecato e dalla somma richiesta attraverso il prestito. Ogni banca è disposta a concedere il suo massimale di prestito. L’importo della rata dipenderà, invece, dalla durata del finanziamento, ovvero dal numero di rate.
In ogni caso, vige una regola per tutte le banche e gli istituti di credito. L’importo della rata, a prescindere dal numero di rate e quindi dalla durata complessiva del prestito, non deve superare un terzo dell’entrata mensile. Facciamo un esempio pratico. Se percepisci delle entrate per un importo complessivo di 1.500 euro (si intende al netto) la tua rata mensile non dovrà superare la cifra di 500 euro.
Gli interessi
Quando si pagano le rate mensili del prestito ottenuto non si sta rimborsando esclusivamente l’importo del prestito diviso per il numero delle rate. Nel pagamento di ciascuna rata, infatti, è presente una voce che si chiama tasso di interessi che va saldata. Puoi scegliere di avere un tasso fisso (in tal caso pagherai sempre la stessa somma), oppure optare per il tasso variabile (in tal caso sceglierai di seguire le oscillazioni di mercato a seconda del parametro di riferimento che viene scelto).
I documenti necessari al momento della richiesta
Sia che ti rivolga alla tua banca, a un intermediario finanziario, sia che vada di persona in filiale previo appuntamento o che ti rivolga al canale online, al momento della richiesta di un prestito con ipoteca ti verranno richiesti una serie di documenti. Vediamo quali sono:
- un documento d’identità,
- il codice fiscale,
- la documentazione che accerti il reddito,
- il certificato di residenza,
- il certificato di proprietà del bene.
I documenti richiesti sono praticamente gli stessi che si richiedono per tutti gli altri tipi di prestiti. Anche se doveste essere in regola con tutta la documentazione richiesta dalla banca, dovreste riflettere bene sulla reale capacità di pagare ogni mese per tot anni una somma di denaro. In caso contrario, infatti, così come per i mutui ipotecari, la banca può a tutti gli effetti rivolgersi al tribunale e procedere alla vendita del bene.
Prestito vitalizio ipotecario
Anche il prestito vitalizio ipotecario fa parte dei prestiti con ipoteca su un bene, ma presenta delle caratteristiche sue proprie. Questo prestito, a differenza del prestito ipotecario, è destinato a una fascia d’età ben precisa. Solo le persone che sono proprietarie di un immobile e che hanno già compiuto i 60 anni possono accedervi. Funziona in questo modo. Il richiedente riceve un prestito previa iscrizione di un’ipoteca sulla propria abitazione. L’importo del prestito varia a seconda dell’età del richiedente e del valore dell’immobile ipotecato, e in ogni caso non può superare un limite stabilito dalla banca. Per quanto riguarda il rimborso, questo avviene in modo diverso rispetto agli altri prestiti con ipoteca, perché il richiedente non dovrà pagare nessuna rata né interessi.
Alla morte del richiedente, il rimborso spetterà agli eredi che, a quel punto, potranno saldare in un’unica soluzione e tenere la casa, oppure rinunciare all’eredità. In questo caso l’immobile diviene automaticamente di proprietà della banca che ne disporrà la vendita per ritornare del credito concesso.
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